I - L’assemblea di cittadinanza

Che cos’è

L’assemblea di cittadinanza è formata dai cittadini, associazioni, gruppi attivi sul territorio nell’ambito sociale, culturale, politico ecc. E’ una struttura orizzontale permanente.

Afferma la città, il suo principio, la sua centralità come spazio vitale umano, come luogo privilegiato in cui, prima delle mediazioni ad altri livelli (nazionali e internazionali) si svolge in modo più puro e percepibile la complessa, drammatica  dialettica di linguaggi, attività, esperienze, storie, interessi  di cui è intessuta la vita sociale.

Definisce e cura la cornice concettuale, ideale, sentimentale, relazionale e pratico – organizzativo comune entro cui questa dialettica possa svolgersi nel modo  migliore.

Non soggetto, ma contesto

L’assemblea di cittadinanza è l’istanza  permanente e orizzontale che esplicita attivamente l’humus della città e lo rende consapevolmente contesto, affinché nel suo ambito diversi linguaggi, soggetti, interessi si incontrino, si scontrino, si confrontino,  trovino le sintesi più efficaci e proficue per la città stessa.

Condizione non politica della politica

 L’assemblea di cittadinanza non compie mediazioni politiche. Mira a offrire alla politica la sua condizione di base ottimale. Perciò non è essa stessa politica. O meglio, è “politica” solo in senso eminente, etimologico, poiché unisce, esprime e fa risaltare su un unico sfondo - piattaforma comunicativa comune la pluralità e varietà delle dinamiche che fanno vivere la città.  

 

Chi include

Si riconoscono nell’assemblea di cittadinanza tutti coloro (individui, gruppi, associazioni, soggetti sociali, politici, culturali, ecc.) che non la concepiscono come spazio neutro in cui imporre i propri interessi particolari, ma anche come quadro del proprio vivere, degno di cura. Chi sente l’impegno di reinterpretare sempre di nuovo l’attualità della propria vita nello spazio comune, fisico, storico e culturale della città.

Chi esclude

L’assemblea di cittadinanza, ispirandosi al principio della città intesa come spazio di dialettica tra diversi, per sua natura aperto e inclusivo, non esclude nessuno.  

Dall’assemblea – piattaforma di cittadinanza si autoesclude chi, portatore d’interessi particolari, non è disposto a confrontarli ed armonizzarli nell’interesse generale della città, soffocando con la prepotenza la dialettica civile e minacciando il suo principio vitale.

L’interesse generale della città

L’interesse generale della città è di promuovere se stessa come insieme vitale di attività, esperienze, relazioni, di stimolarne la ricchezza e la varietà, riqualificando la sua relazione sociale. L’andamento della qualità della sua relazione sociale costituisce il filo conduttore  profondo della sua storia.  

Storia contro miti

Antagonista alla città, alla dialettica armonizzatrice della pratica di cittadinanza, alla storia di cui è soggetto e custode, è chi tenta di compensare la sfrenatezza d’interessi particolari di cui è portatore con “miti d’origine”, vagheggiando  illusorie ricomposizioni etniche o nazionalistiche, regressive – oppressive – aggressive, che dalla partecipazione  attiva ricacciano i cittadini verso forme passive di appartenenza.  

Scopo dell’assemblea di cittadinanza

L’assemblea di cittadinanza finalizzata a promuovere e gestire la piattaforma di cittadinanza, ovvero a creare le migliori condizioni culturali, comunicative, sentimentali e pratiche organizzative, per la circolazione delle idee, delle posizioni e del confronto dei diversi linguaggi e interessi nella città.

 

II - La piattaforma di cittadinanza

La piattaforma di cittadinanza è il sistema orizzontale di procedure, logistico e di comunicazione, confronto, coordinazione, socializzazione creato per la riqualificazione della relazione sociale nella città.   Risulta dal complesso lavoro di costruzione architettonica, sempre sperimentale, sempre in progress, promossa  e gestita dall’assemblea di cittadinanza.

La piattaforma di cittadinanza è prima di tutto una camera di risonanza.  E’ operativa nel sistema informativo, nella coordinazione dei siti internet, nel supporto alle iniziative pubbliche, creative e di dibattito sui problemi della città, attuate dalla cittadinanza, nel promuovere il calendario di attività cittadine e altre forme di coordinazione.  

Il rapporto operativo con la politica

La piattaforma di cittadinanza serve, tenendo ben salda la sua orizzontalità - senza cioè snaturarsi, trasformandosi essa stessa in soggetto politico – tende a far risaltare e a riqualificare il confronto tra soggetti e proposte politiche diverse che si riconoscono nel principio della città, a promuovere momenti di partecipazione popolare (consultazioni, confronto tra programmi, primarie ecc.).

Procedura di costituzione dell’assemblea di cittadinanza

 Questa bozza di documento, opportunamente arricchita, corretta ed emendata dai promotori:

  1. viene sottoposta all’assemblea di cittadinanza convocata nella sessione inaugurale per la sua discussione e  approvazione.
  2. B) Dalla stessa assemblea viene espresso un programma operativo per la  costruzione della piattaforma di cittadinanza
  3. Per realizzare il programma operativo viene eletto una commissione, permanente e periodicamente rinnovabile.  
  4. L’assemblea di cittadinanza viene convocata periodicamente per la verifica della piattaforma e dei sui risultati.