Renato Padoan entra a far parte del Teatro Ca’ Foscari all’inizio degli anni 60. Dapprima come attore interpreta il Capitano e il Dottore ne “La commedia degli Zanni”. Insieme a Gian Campi viene applaudito al festival Mondiale della Pantomima a Berlino. È personaggio interprete nel Calmo e ne “I Pitocchi fortunati” di Carlo Gozzi. Inizia la sua carriera di regista mettendo in scena “Il Parmenide” di Platone ed il “Reso” di Euripide. Dal 1964 in poi subentra nella direzione artistica a Giovanni Poli e tale rimane fino alla chiusura del Teatro nel 1974.
Per due volte vince il Premio Speciale della Giuria del Festival Mondiale del Teatro Universitario di Nancy. La sua ultima regia è stata quella de “Il Bugiardo” di Carlo Goldoni con la Compagnia di Stato a Cordoba in Argentina. Già nel 1969 aveva messo in scena con enorme successo la stessa opera ad Istanbul con il “Teatro della Città” lo “Sehir Tyatrosu”. In off-off-Broadway al Cubiculo Theater di New York mette in scena “Bradisismo” di Franco Zardo ricevendo gli elogi della più cattiva delle riviste teatrali “The Village Voice”.
Ha insegnato al Conservatorio di Parigi e all’ Ecole Superieure d’Art Dramatique di Straburgo. È stato il primo a tradurre in italiano dal cinese classico il Sun Tzu L’arte della guerra. Recentemente ha ripreso il tema della strategia con il saggio “Almanacco di Strategia Trascendentale” pubblicato sulla piattaforma Amazon con uno pseudonimo. Collabora con la rivista “Galileo”. Diventato professore associato di Progettazione Architettonica ha mantenuto la cattedra di Scenografia all’IUAV di Venezia dopo Mario de Luigi di cui è stato assistente e di Paolo Torsello. Ha fatto parte della Facoltà di Arte e Design.
L’ultima sua performance attoriale è stata l’interpretazione di Tartufo nella commedia di Molière a Teatro Due di Parma per la regia di Walter Le Moli insieme a Paola Borboni. Si occupa dopo l’abbandono della scena di videografia e filosofia.