La polis espropriata

La messa in vendita di Venezia deve condurci a sviluppare una riflessione generale sulla pressione economica che viene oggi esercitata su ogni aspetto della vita personale e collettiva, e, in particolare, sugli elementi che ne hanno costituito l'orizzonte implicito, ma fondante, quali la città, l'accademia e il mondo della cultura in generale. L'impegno per Venezia è l'impegno per la centralità è l'autonomia della vita collettiva come sorgente di valori e di scelte consapevoli.

1. da quasi 30 anni si parla della situazione di Venezia

2. molti gli studi di gran pregio

3. ma tutti sulla linea "mantenere/migliorare"

4. necessaria una nuova prospettiva su analisi "crisi città" analizzata con sguardo storico e non solo di Venezia

5. esternazioni possibili soluzioni

Punto di partenza il seguente paradosso: Venezia rischia di morire di ciò che la fa vivere. Illustrazione del paradosso: la monocultura del turismo, ormai polmone quasi esclusivo di Venezia, sta logorandola, giorno dopo giorno, raddoppiando una popolazione piuttosto stremata, non solo dall'età anagrafica, ma proprio dalla stanchezza e dal fatalismo. Una breve sintesi storico-politica, per capire perché siamo giunti all'attuale situazione. Positività di certe iniziative per rivitalizzare la città, ma loro parzialità e mancanza di un coordinamento efficace.

La questione Venezia

1 - Le ragioni di Venezia come modello di città.

a - Venezia è modello di una città che riunisce valori definitori e storicamente coesivi della cultura che si è formata nel Mediterraneo;

b - Venezia è modello di città d’acqua;

c - Venezia è memoria.

2 - Le ragioni di Venezia come proposta

a - La bellezza come proposta culturale: costruire una città dell’arte

b - Essere museo e città

c - L’Arsenale come Alta Scuola del modello urbano di Venezia

L'esigenza è di porre le basi di una narrazione condivisa della sua vicenda attraverso una efficace contestualizzazione  del problema esistenziale di Venezia  nella situazione contemporanea. 

L’intervento è dedicato alla differenza tra spazio e luogo, che è al centro del problema dell’abitare, e al modo in cui il turismo può influire su questa delicata relazione, trasformando i luoghi, dotati di senso grazie alle relazioni che si instaurano al loro interno, in spazi. Come invertire questo processo a Venezia e ridare senso agli spazi della città?

C’è una questione del teatro e c’è una questione di Venezia, oggi piu’ che mai. Ovvero si tratta di due crisi storiche che si incrociano, si rifrangono  e in qualche modo si raddoppiano.

Con quale linguaggio le discipline economiche affrontano la questione “Venezia”? In che modo questo linguaggio, mescolandosi ad altri, potrebbe contribuire ad una visione consapevole della situazione? Quali sono, invece, i suoi limiti attuali, e come potrebbero essere superati?

SCRIVERE PER IL TEATRO

LABORATORIO DI TEATRO PERMANENTE 1: Il mercato di Venezia