P.E.R. VENEZIA CONSAPEVOLE

Sintesi ragionata della riunione del  Gruppo 4 “International Relationships”

Tenutasi il 14 novembre 2017 dalle ore 18:20 alle 0re 19:30 presso la sede di MAC- Micromega Arte e Cultura a S. Maurizio

Presenti: Franco Avicolli, Margaret Rose, Cristiana Moldi Ravenna, Fantina Madricardo, Jacopo Terenzio, Liliana Vecchina

Franco Avicolli (F.A.) ribadisce che lo spazio di Micromega è a disposizione per le attività dell’associazione P.E.R., introducendo brevemente le attività già programmate da Micromega Arte e Cultura per i mesi di novembre e dicembre (22 novembre serata dedicata all’Atelier Nicola, 2 dicembre incontro su scienza ed arte sulle nano forme) sottolineando che le attività di Micromega sono già in collegamento con altre realtà internazionali.

Breve introduzione degli scopi e delle attività dell’associazione PER introduzione di Margaret Rose, Cristiana Moldi Ravenna e Fantina Madricardo per le persone presenti che non conoscono ancora PER.

Fantina chiede di fare il punto della situazione sul coinvolgimento degli stranieri fino ad oggi in vista dell’organizzazione di un prossimo incontro.

Cristiana sottolinea la difficoltà incontrata per coinvolgere altre realtà straniere nell’attività di P.E.R (riferimento a Jane da Mosto dell’associazione We are here Venice)

Jacopo Terenzio evidenzia la frammentazione della città in cui le piccole realtà non solo non comunicano tra loro, ma anzi si danno battaglia una con l’altra. Parla di una città in cui non c’è interazione, una sorta di necropoli, città di morti viventi in cui regna una sorta di ritrosia e di paura di confrontarsi con gli altri.

Liliana Vecchina fa notare che gli stranieri paradossalmente formano una comunità attiva a sé stante.

Fantina Madricardo riporta brevemente le statistiche sulle comunità di stranieri residenti raccolte dal sito del comune, da cui si evince che nel 2015 (dati più recenti) la prima comunità di stranieri nel centro storico e estuario è quella dei filippini, seguita per importanza numerica da cinesi, moldavi, rumeni, ucraini, cingalesi, francesi, tedeschi, inglesi, americani, tunisini, spagnoli, russi, egiziani etc. (https://www.comune.venezia.it/it/archivio/5824). In proposito i presenti intervengono esponendo le proprie esperienze (esempio di messa celebrata in filippino, etc.)

Fantina Madricardo propone di tenere un incontro con gli stranieri per la presentazione del progetto di P.E.R. a fine gennaio e in base alla disponibilità di Micromega si decide per il giorno di mercoledì 31 gennaio 2018. L’orario è ancora da definirsi.

Franco Avicolli esprime al sua preoccupazione in merito a cosa si voglia dire in questo incontro.

Fantina e Margaret propongono di fare una breve introduzione e poi di proporre un esempio concreto dell’attività di P.E.R. La proposta è di fare vedere le foto grazie del MOSE e di invitare Benetti a fare il suo breve spettacolo sul MOSE. Andrà inoltre chiarito esattamente in che modo i vari istituti e associazioni culturali straniere possono contribuire al progetto di P.E.R.

Fantina si offre di compilare una lista degli istituti di cultura e associazioni straniere per preparare poi una mailing list. Chiede poi ai presenti di contattare anche i conoscenti stranieri residenti e di farle avere la loro mail da aggiungere a un’altra mailing list di stranieri residenti.

La serata P.E.R.  sarà inserita nella programmazione delle attività di Micomega.

Franco Avicolli propone inoltre di prendere contatto con il direttore dell’Archivio di Stato proponendogli di aprire un dialogo tra P.E.R e i moltissimi studiosi stranieri che frequentano l’archivio per chiedere loro di spiegare il loro modo di vedere la città.

Cristiana Moldi Ravenna propone di contattare l’associazione di teatro “Zoga” che propone degli spettacoli giocosi su Venezia.

In merito al punto 2 dell’OdG Margaret riferisce dei contatti con l’Università di Warwick, spiegando ai presenti che si tratta di un’importante istituzione che festeggia i suoi 50 anni a Venezia. L’Università di Warwick è tra le più internazionali della Gran Bretagna (anche più di Oxford e Cambridge per ceti versi).

Da un anno è stato attivato un corso internazionale dedicato alla sostenibilità che è molto riconosciuto a livello internazionale.

Con la direttrice dell’Università si era fissato il periodo di maggio 2018 per una giornata di studi dal titolo “VENICE - a prototype of the self aware city” (si veda l’abstract proposto in copia in allegato).

Al fine di organizzare il convegno è necessario proporre un programma indicativo degli studiosi che potrebbero intervenire. Margaret si attiverà per ricontattare Prof. Whitebrow per sollecitarlo a partecipare anche se è molto impegnato in un grande pogetto su Coventry.

Franco Avicolli propone di contattare un gruppo di architetti e urbanisti toscani che si occupa di sostenibilità, il referente è l’architetto Milesi (http://www.archos.it/en/ e http://www.scuolapermanenteabitare.org/), rivista Artapp (https://www.artapp.it/)

La riunione si conclude alle ore 19:30.

 

Allegato: Proposta per il meeting a maggio alla Warwick University

The theme of the meeting will be “VENICE - a prototype of the self aware city”, illustrating the possibility for cities and places that are now victims of the consequences of globalization and mass tourism to assume an active role affirming their own centrality. The project aims to protect and promote “human diversity” and prevent the homologation and alienation produced by globalization. This will be pursued through the active participation of citizens in cultural and civil discussion about their human condition and their living together.  This discussion will lead to the production of plays, films, multimedia products, artistic creations. This cultural think-tank of the arts and sciences will hopefully give Venetians a new sense of awareness and Venice a centrality, where potentially universal relationships and languages can be experimented and developed. Through this process, citizen become active subjects aware of the many aspects – cultural, economic, historic, scientific etc - of the place where they live. The fundamental issue is to improve the quality of social relationships. This topic needs to be treated from a multidisciplinary point of view: specialists of different disciplines should contribute to the debate, by presenting examples of similar ongoing experiments in other places, with proposals that could be than developed into a general conceptual model to be exported in the rest of the world.